Che cosa sono gli esami del sangue?

Si tratta di uno degli esami più comuni e permettono, tramite un normale prelievo venoso, di controllare i valori dei preminenti componenti ematici e dare così basilari indicazioni sull

Che cosa sono gli esami del sangue?

Si tratta di uno degli esami più comuni e permettono, tramite un normale prelievo venoso, di controllare i valori dei preminenti componenti ematici e dare così basilari indicazioni sul benessere della persona e sui meccanismi del suo organismo. Il dottore può consigliare molteplici tipologie di analisi in base alle necessità del paziente e di ciò su cui bisogna indagare. Alcune delle analisi ritenute di routine sono le seguenti:

 

Che scopo hanno le analisi del sangue?

Le analisi del sangue consentono di identificare le sostanze che fluiscono nell’organismo e controllare la funzionalità degli organi; i risultati vanno poi mostrati al proprio dottore o allo specialista che li ha consigliati, questo farà la giusta lettura dei valori, dandogli un giusto peso e mettendoli, nel caso, in un percorso diagnostico.

 

Si richiedono norme per prepararsi?

Il prelievo si effettua di mattina, meglio prima delle ore nove. Il medico indicherà per quali esami specifici bisogna presentarsi a stomaco vuoto.

 

Quali pazienti possono fare le analisi del sangue?

Per avere accesso al prelievo del sangue è necessario aver ricevuto le impegnative mediche che dichiarano a quali esami bisogna affrontare.

 

È doloroso o pericoloso?

Non si tratta di un esame pericoloso e neanche doloroso, si potrà sentire un pizzicore all’entrata dell’ago nel braccio. Molte persone però non si trovano a proprio agio con questo tipo di esame e di solito, preferiscono non guardare quello che fa l’infermiere. Il prelievo si conclude in pochi minuti quindi, in caso l’idea del prelievo di sangue faccia sentire a disagio, si consiglia di provare a distrarsi guardando altrove o parlando con l’infermiere.

 

Come funzionano gli esami del sangue?

Le analisi del sangue si eseguono mediante prelievo venoso meglio tra le sette e le nove di mattina. Il paziente, a digiuno, siede in ambulatorio per poco tempo e l’infermiere esegue il prelievo tramite certe facili fasi. L’infermiere disinfetta la zona dell’avambraccio dove entrerà l’ago, poi applicherà il laccio emostatico, domanderà al paziente di serrare il pugno e, quando avrà trovato la vena, inserirà l’ago. In questo momento il paziente riaprirà la mano, il laccio verrà rilasciato e il prelievo verrà concluso, sfilando l’ago e riempiendo di sangue una o più provette in base alla tipologia di analisi raccomandate. Quando il prelievo è concluso, sulla zona forata viene messo un batuffolo di cotone e una pezzo di nastro adesivo medico che il paziente è invitato a non togliere per una decina di minuti. I risultati sono di solito disponibili in poco tempo: da pochi giorni a una settimana.